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Luca Scandone sul collare a scorrimento

Volentieri riceviamo e pubblichiamo lo scritto del medico veterinario Luca Scandone.

 
 

 

Sono molti anni che seguo cani atleti che hanno seguito un percorso di addestramento e quindi condotti con collare a scorrimento. Nessun soggetto ha mai presentato problematiche di salute riconducibili all’uso del collare a scorrimento.
Ho frequentato, in qualità di osservatore e medico, numerosi centri di addestramento ed ho sempre visto cani impegnati in attività sportive in cui lo stato fisico del cane risulta di fondamentale importanza. Ho valutato soggetti di ogni età impegnati in percorsi di addestramento, anche soggetti non impegnati in attività sportiva e mai è capitato di riscontrare patologie riconducibili all’uso del collare. Ho consultato e continuo a consultare riviste mediche e non ho mai trovato la segnalazione di patologie “da collare” .

 

L’assenza di segnalazioni mediche e la mia esperienza mi portano ad affermare che il collare a scorrimento usato con sapienza non può essere nocivo da un punto di vista medico. Deontologicamente ritengo quindi di poter annoverare, nei metodi di conduzione ed addestramento il collare a scorrimento . Le suddette considerazioni fanno parte di un pensiero medico nei confronti dello strumento; da un punto di vista logico, invece, mi sento di poter considerare il fatto che le persone che scelgono un percorso addestrativo con il cane non avrebbero motivo di scegliere uno strumento dannoso in grado di rovinare quello che è una loro faticosa passione.

 

Per chiarezza ed approfondimento ho voluto consultare molti risultati di gare multidisciplinari di cani atleti. Una dato che emerge e che i soggetti hanno una carriera piuttosto lunga, questa osservazione deve portare a comprendere il fatto che il collare a scorrimento non ha dato nessuno svantaggio nella carriera sportiva di un cane. Tali dati sono facilmente consultabili negli annuari dei risultati ufficiali pubblicati dall’ENCI.

 

 

Il medico veterinario Luca Scandone riguardo al collare a scorrimento.

Pubblicato da ATAACinforma su Mercoledì 30 dicembre 2020

 

Un uso sensato del collare non provoca nessun tipo di danno fisico al soggetto che lo indossa. Detto questo non capisco quale è il problema? Da un punto di vista medico l’attività fisica è un ottimo modo di mantenere in salute il cane e su questo non c’è dubbio.
Da un punto di vista comportamentale non mi esprimo perché non ne ho le competenze. Penso però che il cane, per essere inserito in un contesto sociale, debba avere una “guida” . Personalmente non sono in grado di dire quale sia il giusto metodo tuttavia , esorto tutti coloro che si occupano di comportamento ad essere pragmatici ed ottenere un risultato vero e concreto.

 

Ricordiamo che il cane non “guidato” spesso finisce in un sacco nero in quanto considerato inidoneo al “nostro” contesto sociale. Bene allora parliamo di studi, qualcuno conosce il numero di cani uccisi per pericolosità? Qualcuno sa dirmi quanti di questi erano pericolosi per patologia organica, quanti di questi avevano seguito un percorso “educativo /comportamentale”. In quanti era stato riscontrato un comportamento delirante. Una volta affrontato il suddetto argomento e scoperto il perché il cane morde e quindi socialmente pericoloso, sarò felicissimo di leggere altre tematiche relative al comportamento. Nel frattempo sono felice di vedere cani accompagnati da ” padroni” in grado di controllare il loro comportamento.
Viene volontariamente omessa la tavola dei muscoli, è scientificamente una schifezza, metastasi di disonestà intellettuale.
Io da medico non ci sto’ e da medico ora pretendo che mi vengano riportati casi di danneggiamento dell’osso ioide, glaucoma …causati dal collare a scorrimento.
Sono in realtà i cancri della disinformazione medica. Ora, come ho sempre detto, non mi esprimo sul comportamento del cane, mi attengo a dati di fatto: non sarebbe più corretto cercare di smontare l’addestramento classico con argomentazioni puramente comportamentali? Perché puntare sulle menzogne? Sono naturalmente domande retoriche.
Per dignità della mia categoria professionale vorrei tanto parlare semplicemente di ignoranza.

 
 

Dott. Luca Scandone
Medico Veterinario