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FareAmbiente, nota sul collare a scorrimento
FareAmbiente si rivolge al Sindaco di Parma riguardo al divieto dell’uso del collare a scorrimento che sta per esser approvato:
Nota Documentale
Regolamento comunale benessere animale
Destinatario: Sig. Federico PIZZAROTTI, Sindaco del Comune di Parma
Oggetto: Regolamento comunale benessere animale e divieti
Egregio Sig Sindaco,
Apprendiamo dalla stampa la discussione sul regolamento per il benessere animale che andrà in discussione presso il Consiglio Comunale per l’approvazione e l’applicazione sul territorio di competenza.
A tale proposito riteniamo utile ricordare, se ve ne fosse necessità, che i Comuni non hanno potere legislativo ed i regolamenti emanati possono solo definire le modalità con cui verranno applicate le normative promulgate dagli organismi deputati; ogni articolo di permissione o divieto, che non trovi riscontro nella normativa vigente, risulterà nullo e non applicabile dall’agente accertatore.
In merito al divieto di utilizzo del collare a scorrimento, a quanto ci risulta inserito nel nuovo regolamento benessere animale in via di approvazione nel comune di Parma, si ritiene utile indicare l’infondatezza scientifica delle prove presentate a supporto della lesività del collare stesso; eventuali note in merito sono state ampiamente analizzate e confutate dal Professor Peli nel suo “Parere pro Veritate” e dalla Dottoressa Pastorelli nella sua “Revisione dei principali scritti atti a dimostrare la lesivitàd el collare a scorrimento”.
Si ritiene utile richiamare l’attenzione sul fatto che le tesi ad oggi prodotte a supporto di tale divieto, risultano essere frutto di un’ideologia di parte e non supportate da considerazioni e studi scientifici.
Occorre pertanto dire che suddetto divieto possa essere ritenuto lesivo della libertà di quei cittadini, responsabili e consapevoli, detentori ed accompagnatori con un animale, nel caso specifico un cane, nel contesto urbano. L’utilizzo di uno strumento come il collare a scorrimento, unitamente ad appositi percorsi addestrativi volti anche al raggiungimento di una perfetta comunicazione interspecie, non può essere ritenuto lesivo del benessere psico-fisico del cane ma, invece, essere garante della tutela della pubblica sicurezza con una conduzione responsabile del cane nel contesto cittadino.
I proprietari di cani, o animali assoggettabili, che scelgano di utilizzare il collare a scorrimento come strumento di sicurezza non dovrebbero, e non possono, essere penalizzati da un regolamento locale che non ha basi di riferimento normativo e, al momento, alcun riscontro scientifico oggettivo.
P.Q.M.
si chiede di estromettere l’inserimento di tale articolo nel regolamento benessere animale locale considerando la documentazione prodotta da ATAACI ad esclusione di danni, all’animale, derivanti dall’utilizzo dello strumento di contenimento del cane che, utilizzato correttamente, è equiparabile ad ogni altro strumento di educazione dell’animale stesso; diversamente occorrerebbe vietare, se l’organo emittente avesse poteri legislativi, ogni oggetto di contenimento forzato per l’animale compreso ogni tipo di collare, guinzaglio, museruola o pettorina che imponga all’animale un comportamento adeguato alla richiesta del proprietario.
Come è noto, alcuni dei presidi sopra citati, sono imponibili in funzione di attività legislativa “superiore”(DPR 320/54 -Regolamento di Polizia Veterinaria) al fine di garantire la sicurezza e la tutela di terzi; nello specifico non è dato allo scrivente comprendere quale sia la “sicurezza e la tutela” derivante, alla cittadinanza, da tale possibile divieto; si evidenzia invece, a cura di alcune realtà operanti sul territorio, il tentativo di “umanizzazione” dell’animale con regole dettate dal sentimento che, seppur accettabili e/o condivisibili, non possono trovare accoglimento all’interno di una regolamentazione che dovrà essere basata sulla normativa vigente.
Certi della Vostra attenzione, restiamo disponibili per quanto dovesse essere ritenuto utile a sostegno dell’attività svolta ai recapiti in testata alla presente.